Germana Mineo è nata a Torino nel 1909. Incontra la pittura a Milano nel 1940 dov'era giunta dalla sua Torino dopo aver rassegnato le dimissioni dall'insegnamento. A Milano frequenta la “Scuola libera serale di nudo” presso l'Accademia di Brera, dove incontra quell'Alberto Casarotti al quale resterà legata per una vita di dedizione, condividendone la vocazione artistica e la quotidiana ricerca.
Organizzato un proprio laboratorio di ceramiche d'arte partecipa a Mostre nella Villa Reale di Monza (dove riscuote un premio nel 1958) e si dedica anche alla creazione di gioielli che vengono segnalati all'Alta Moda di Palazzo Pitti. Alla pittura ad olio ed all'acqurello si avvicina già dal 1947, alternando lunghi intervalli in cui si dedica alla cura della casa e dell'uomo che ama, fino alla ripresa negli anni Settanta.
Delle "... dolcissime sintesi paesistiche - (come per il delicato Paesaggio, acquerello del 1942 donato al Museo) -, di quei pallidi silenzi colorati delle nature morte..." e del loro quieto distendersi spaziale si potrà ammirare la grazia e "... la lievità fatta di trasparenze e di colori rubati all'aria ..." nella sola Esposizione pubblica che nella primavera del 1990 Alessandro Mozzambani curò a Verona con il titolo “Natura - Donna - Colore”.